Animali domestici - Associazione Il Girasole Arci

Il Girasole
Associazione
Ente del terzo Settore
aps
Vai ai contenuti
Animali domestici
Un animale da compagnia o animale d'affezione è un animale con il quale gli umani convivono per compagnia.
In teoria qualunque animale può far compagnia agli esseri umani e quindi essere classificato come animale d'affezione, in pratica la maggior parte degli animali da compagnia appartengono a un preciso numero di specie, preferite per il loro aspetto o per il comportamento. Si contrappongono idealmente agli animali da reddito, raggruppamento che comprende tutti quelli che, a partire dai primordiali utilizzi nella pastorizia, hanno un'utilità di tipo produttivo (carne, latte, lana, ecc.).
I cani e i gatti sono certamente gli animali da compagnia più diffusi, e in generale i mammiferi, insieme agli uccelli e ai pesci, i quali, presuppongono attrezzature specifiche. Fanno parte degli animali da compagnia anche numerose specie di rettili (dalle più comuni tartarughe ai serpenti e alle iguane), alcuni tipi di anfibi e, più raramente, anche artropodi come ragni e scorpioni.
In questi ultimi anni gli animali domestici sono divenuti sempre più numerosi nelle case degli italiani. Sono molti coloro che prendono un cane o un gatto, ma anche altri animali domestici che possono essere meno famosi.
Ma che cosa sono gli animali domestici? La risposta possiamo trovarla nella stessa definizione. Gli animali domestici sono animali che hanno subito il processo di domesticazione, ovvero su cui l’uomo è riuscito ad avere un controllo parziale o totale.
Questa definizione, tuttavia, è oggi un po’ in disuso almeno negli ambienti accademici per due ordini di motivi.
Il primo è che non tutti gli animali si possono addomesticare. Alcuni semplicemente non hanno le capacità di interagire con l’uomo come riesce a fare, ad esempio, un cane. È semplice capire come la domesticazione del cane non sia come quella del serpente a sonagli o di un pesce rosso. Questi due non si possono definire animali domestici perché semplicemente si abituano alla presenza umana (e sono due cose diverse).
Il secondo è che spesso si confondono gli animali domestici con gli animali da compagnia. Questi ultimi sono animali il cui scopo è quello di fare compagnia all’uomo, che però non è lo scopo di tutti gli animali. Ad esempio, le mucche sono a tutti gli effetti animali domestici (perché sono addomesticati), ma non sono animali da compagnia. Si definiscono animali da reddito. Tra l’altro ci sono alcuni animali, come galline o conigli, che sono sia animali da compagnia che animali da reddito. Che, ovviamente, animali domestici.
Quali sono gli animali domestici
Tra gli animali da compagnia, ne troviamo alcuni appartenenti alle cinque principali categorie di vertebrati. Mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci sono tutti animali che fanno, appunto, compagnia alle persone.
Questo significa che a fianco dei soliti cani e gatti ci sono specie animali molto diverse tra loro, alcune più diffuse, altre meno.
Le attenzioni che devono dare i proprietari riguardano soprattutto la loro etologia, ovvero il loro modo di comportarsi. Conoscere il comportamento di queste specie significa sapere come prendersi cura di loro.
I mammiferi
Cani, gatti, conigli, cavalli ed altri sono tutti animali mammiferi. Sono animali a sangue caldo in grado di regolare per conto proprio la temperatura corporea, e sono gli animali che, per fisiologia e comportamento, sono più simili a noi.
Prendersi cura di un cane o di un gatto non è difficile, perché ci sono libri e libri che ne parlano: Sicuramente non è difficile imparare ad avere cura di loro perché sono animali autosufficienti.
Discorso un po’ diverso per i roditori, come i criceti, i gerbilli, i cincillà, i ratti, e poi altri animali come i porcellini d’india, le donnole, i conigli, il furetto e perfino gli scoiattoli: tutti mammiferi.
La cosa fondamentale per questi animali è conoscere la loro alimentazione e rapportarsi con loro di conseguenza, cercando di mantenerli il più possibile in una situazione naturale per la loro etologia. Un esempio?
Al coniglio piacciono i luoghi bui, piace rosicchiare, deve mangiare tanta erba. Se ho un coniglio e lo tengo sul terrazzo, mangia i semi di girasole una volta al giorno e non ha nulla da rosicchiare soffrirà più di quanto immaginiamo.
Per cui, se vogliamo prendere un mammifero appartenente ai “NAC”, Nuovi Animali da Compagnia, informiamoci bene prima di prenderlo.
Gi uccelli
Quanto appena detto vale anche per gli uccelli. Bisogna dire che questi animali spesso sono più adattabili ed hanno bisogno di meno cure rispetto ai mammiferi, per cui se siete alla prima esperienza con un NAC, meglio preferire un pappagallo ad un mammifero.
Essenzialmente i bisogni degli uccelli riguardano la temperatura (anche se sono a sangue caldo, molti sono esotici) e la pulizia dell’ambiente in cui vivono, perché tendono a mangiare di tutto, proprie feci comprese.
Questo vale sia per gli uccelli piccoli (pappagalli, canarini) che per quelli grandi (galline, anatre) che ovviamente hanno bisogno di un ambiente idoneo più grande.
Anfibi e rettili
Più complesso è il discorso degli anfibi e dei rettili. Tra gli anfibi, poco diffusi, ci sono le rane e le salamandre, mentre tra i rettili in assoluto i più facili da tenere sono le tartarughe di terra e le tartarughine d’acqua. Ma ci sono anche lucertole, iguane, camaleonti e ovviamente i serpenti.
Di questi animali domestici non bisogna dimenticare che sono a sangue freddo, ovvero sono incapaci di mantenere la propria temperatura corporea.
Le tartarughe di solito ce la fanno bene grazie al ciclo aperto (si tengono fuori), mentre i rettili da terrario hanno necessità della luce ultravioletta, altrimenti muoiono. Bisogna fare molta attenzione.
Difficile è anche la loro alimentazione, perché molti ne hanno una particolare che deve essere ben conosciuta prima di poter procedere con l’acquisto di un animale del genere.
Alcuni di loro, infine, sono anche pericolosi da maneggiare. Ovviamente, si parla dei serpenti.
Pesci
Avete mai preso un pesce rosso alla fiera e poi è morto? Questo è un problema diffuso e comune, perché i pesci sono in assoluto i più difficili da tenere come animali domestici.
Il vostro pesce rosso probabilmente è morto perché non nuotava nell’acqua ma nella sua stessa urina (eh, si, l’acqua va cambiata perché i bisogni li fanno lì dentro…).
E poi, la temperatura (sono a sangue freddo anche loro), la presenza del cloro e altre sostanze nell’acqua, la quantità di cibo, le malattie infettive (la tubercolosi è molto diffusa tra i pesci d’acquario: tra l’altro si può prendere anche noi) sono cose da tenere in grande considerazione.
Anche perché i pesci sono tra gli animali che bisogna curare con più attenzione. Per farlo bisognerebbe conoscere non solo “i pesci” in generale, ma la singola specie che vogliamo tenere: se non avete una passione sfrenata per l’acquario, questo è un tipo di animale domestico decisamente sconsigliato.
Perché avere animali domestici
Ci sono tanti aspetti positivi nell’avere un animale in casa, che sia un gatto, un cane, un uccello o un roditore, tali da sorpassare i lati negativi (le spese che si devono affrontare) ed i vincoli legati a un grado di minore libertà di spostamento:
Fanno bene alla salute. È provato scientificamente che la loro presenza riduce le visite mediche del 15-20% e aiuta a mantenersi in forma sia fisicamente che mentalmente. Doverli fare uscire, giocarci assieme, prendersene cura, costringe a fare dell’esercizio fisico. Inoltre, aiutano a sentirsi meno soli e curano la depressione. Sono un ottimo rimedio alla solitudine degli anziani, per uscire da una malattia o per chi è affetto da una forma di handicap.
Aiutano la socializzazione. Quante volte capita di fermarsi a parlare con qualcuno quando si è in giro con il proprio amico peloso, e certamente argomenti in comune ce ne saranno, partendo dalla passione per gli animali.
Sviluppano il rispetto verso gli altri. In particolare nei bambini che, prendersi cura di un animale, aumentano il loro senso di responsabilità e di autostima. In cambio riceveranno tante coccole e amore incondizionato.
Portano felicità grazie all’amore che ci danno. Possiamo trasmettere affetto, giocare, uscire in campagnia del nostro animale.
Danno sicurezza. Non solo un cane da guardia, ma anche un gatto o un furetto possono avvertirci se qualcosa non va, perché alterano all’improvviso il loro comportamento abituale. Se ad esempio ci fosse una perdita di gas, i felini e altri piccoli mammiferi o roditori sono i primi ad accorgersene.
Quali animali domestici per bambini
I bambini adorano avere un piccolo animale da compagnia: la cura, i giochi, l’affetto che li lega è un fattore importante per la loro crescita e per il senso di sé. Aumentano l’autostima grazie alla responsabilità che la gestione di un amico peloso comporta, e saranno più empatici con gli altri.
Prima di scegliere al buio, meglio farsi alcune domande, perché un animale è un essere vivente che deve essere curato per tutta la sua pur breve vita e non un giocattolo che, se non piace più, si accantona in un cassetto.
Bisogna quindi analizzare diversi fattori:
- aspettativa di vita del nuovo compagno;
- quanto tempo avete a disposizione;
- budget (non solo per l’acquisto, ma anche per le cure veterinarie, per l’alimentazione, per gli eventuali accessori);
- cosa fare con l’animale quando si parte in vacanza o nei fine settimana;
- se tutti in famiglia sono pronti ad accoglierlo;
- se un familiare è allergico.
Le promesse di un bambino durano solo per un breve periodo e alla fine saranno i genitori che si dovranno accollare l’onere delle cure, soprattutto i compiti più ingrati come portare il cane sotto la pioggia, svuotare la lettiera o pulire la gabbia, dargli da mangiare… Al bambino deve essere quindi insegnato a prendersi cura ed educare il suo amico, e che non considerarlo un giocattolo.
Allora, quali razze di animali sono più adatte ai bambini?
Il gatto. Forse l’animale più presente nelle nostre case. In generale, va d’accordo con i bambini: entrambi amano giocare ed essere accarezzati. Inoltre, richiede meno cure del cane, anche se è più indipendente. Il bambino dovrà però capire che non può forzare un gatto a giocare o ad accarezzarlo, se questo non vuole.
Il cane. Il ricordo di un cane è qualcosa di indelebile nella vita di una persona, specialmente se l’ha avuto durante l’infanzia. Bisogna però fare attenzione, perché l’adozione di un cane costituisce un vero impegno. Bisogna portarlo fuori tre volte al giorno e non lo si può abbandonare durante le vacanze o lasciarlo in casa a lungo da solo. Da parte sua il cane gli donerà tantissimo affetto e vedrà il suo padroncino come il suo ‘sole’. Per la scelta della razza più indicata di cani da compagnia per i bambini, meglio affidarsi ad un professionista (veterinario, allevatore) e non esitate, in caso di difficoltà, a chiedere consiglio agli educatori canini.
La cavia. Si tratta di un animale tenero e affettuoso che ‘parla’ molto. È dunque ideale per qualunque bambino, anche il più solitario. La cavia ama essere accarezzata e baciata, ma può essere abbastanza timida e addomesticarla richiede tempo e pazienza. Non ama la solitudine e ha bisogno di attenzione e contatto umano. Si tratta di un’ottima scelta per un bambino dai 4 anni in su, a patto che i genitori lo sorveglino quando maneggia l’animale perché molto delicata.

Sitografia: https://www.tuttogreen.it/animali-domestici-quali-sono-quali-attenzioni-e-cure/

Per saperne di più sui diritti e doveri dei nostri amici a quattro zampe, ti invitiamo a visitare la rubrica "Guide e consigli" della Polizia di Stato.
Copyright © 2023 | Tutti i diritti sono riservati
Sito Web realizzato da Salvo Ilardo

ENTE DEL TERZO SETTORE | Iscrizione RUNTS sez. APS - D.D.G. n. 1944 del 20/10/2022

Via Indipendenza n. 8 - 10/A
90010 Lascari (PA)
Codice Fiscale 91008340829
P. IVA 05691820822
E-mail associazioneilgirasole.aps@gmail.com
PEC associazioneilgirasole.aps@pec.it
Torna ai contenuti